Rimodellare una vecchia cisterna in modo che possa competere con gli ultimi modelli in termini di risparmio idrico è facile. A questo scopo bastano poche pietre, che si mettono nel serbatoio dell’ acqua.

Il consumo di acqua è calcolato in modo speciale

Fondamentalmente, si paga il doppio dell’acqua che viene fornita alla rete elettrica. Si paga per la quantità di acqua che si acquista e ancora una volta per le acque reflue che si producono. Di conseguenza, per determinare l’importo della fattura vengono utilizzati due elementi sulla bolletta dell’acqua.

Meno il contatore dell’acqua indicato, minore è la quantità calcolata sotto il titolo “Acque reflue”. Vale quindi la pena di riconsiderare il vostro consumo.

La cisterna della toilette è un elemento di grande consumo

La maggior parte dell’acqua consumata giornalmente viene utilizzata per il lavaggio dei WC. Una moderna cisterna vi offre di solito la possibilità di scegliere tra due volumi d’ acqua, che potete liberare attivando il risciacquo.

Un normale risciacquo avviene con 9 litri d’ acqua. Con un pulsante di risparmio è possibile ridurre questa quantità a 6 litri o anche meno. Nella maggior parte dei casi è consigliato per l’uso in toilette e contribuisce a ridurre al minimo il consumo non necessario di acqua.

Mattoni nella scatola dell’acqua aiutano a risparmiare denaro

Tuttavia, è anche possibile evitare questa chiave mettendo mattoni nella cisterna. È possibile determinare la quantità d’ acqua individuale in base alla quantità di pietre.

Le pietre depositate nella cisterna disperdono l’acqua. Questo riduce la quantità di acqua che riempie una cisterna. Il livello che arresta automaticamente l’afflusso viene raggiunto dalle pietre con meno acqua.

In questo modo è possibile risparmiare anche con le vecchie cisterne. A differenza dei moderni “distributori d’ acqua” di questo tipo, questo può essere adattato alle vostre esigenze individuali.

Risparmio può anche avere svantaggi

Da qualche tempo ormai l’acquedotto italiano si trova ad affrontare gravi problemi. Dato che sempre più persone usano sempre meno acqua per il lavaggio dei servizi igienici, sorgono grandi difficoltà. L’acqua che entra nella rete fognaria non è più sufficiente per rimuovere sostanze solide come feci e carta igienica.

Sempre più spesso le autorità competenti delle singole reti fognarie devono provvedere con grande impegno a far sciacquare il sistema di tubazioni. Anche se il consumatore può ancora risparmiare denaro grazie alle sue abitudini mutate, l’idea ambientale che da tempo si fa eco di questi risparmi è superata.