Analogamente ai ripartitori dei costi di riscaldamento, il compito dei contatori di calore è quello di determinare il consumo di calore. Sono obbligatori per gli impianti di riscaldamento centralizzati con produzione di acqua calda a partire dal 2014 per garantire che i costi di riscaldamento siano fatturati in base al consumo.

La quota di energia per l’acqua calda è determinata per il calcolo annuale dei costi di riscaldamento. La quantità di acqua calda consumata viene determinata mediante un contatore di acqua fredda nell’ingresso della caldaia. Un metodo alternativo è quello di utilizzare la somma dei consumi dei contatori d’ acqua residenziali.

Misuratore di quantità di calore – registrazione esatta della quota di energia per l’acqua calda

A partire dal 2014 è consentito un solo metodo di registrazione, perché il contenuto energetico per l’acqua calda deve essere misurato sulla base dell’ordinanza sui costi di riscaldamento, in vigore dal 2009, per gli impianti di riscaldamento con acqua calda sanitaria centralizzata con calorimetro o contatore di calore;

Ciò vale per oltre i due terzi di tutti gli edifici da considerare in tutta la Italia. Se manca il contatore di calore necessario, deve essere montato successivamente.

La procedura di registrazione dovrebbe garantire un’ esatta ripartizione tra i costi di riscaldamento e quelli dell’acqua calda. Grazie all’isolamento termico e alle ristrutturazioni energetiche, il consumo medio di energia per il riscaldamento degli ambienti è in calo da anni. Il consumo di acqua calda rimane relativamente costante;

I costi di lettura, fatturazione e manutenzione sono a carico del locatario.

L’energia termica (calore) può essere misurata con un contatore di calore. La quantità di calore viene visualizzata in chilowattora o megawattora. I contatori di calore sono installati nel tubo dell’impianto di riscaldamento.

Lo strumento di misura è composto da un elemento di misura del volume, due sensori di misura e una calcolatrice. La legge di taratura stabilisce che possono essere utilizzati solo contatori di calore calibrati. Ciò significa che il dispositivo deve essere rietichettato ogni cinque anni o sostituito con uno nuovo.

I costi dell’installazione dei contatori non sono a carico del locatore. Le spese di funzionamento del contatore di calore (lettura, fatturazione per i contatori di calore, manutenzione o affitto) possono essere ripartite in base all’ordinanza sulle spese di riscaldamento;