Dal 01.01.2009 deve essere presentato un certificato di prestazione energetica per la vendita o l’ affitto di case e appartamenti. È richiesta una carta d’ identità. Se manca la prova, il locatore deve contare sulle multe.

La data limite è il 1° gennaio 2009 e da allora tutti gli edifici residenziali in Italia sono soggetti all’obbligo di identificazione. Ogni proprietario di abitazione deve presentare un certificato energetico al momento dell’affitto, della vendita o della locazione dell’edificio.

Obbligo di fornire informazioni relative all’energia per la vendita e l’affitto di abitazioni

Il passaporto energetico per gli edifici residenziali informa inquilini, acquirenti e in ultima analisi anche i proprietari su come viene valutato il consumo energetico dell’edificio. Secondo l’ordinanza sul risparmio energetico (EnEV) è necessario un certificato.

Se il proprietario di una casa vuole vendere o affittare la casa o anche solo un condominio in un’ abitazione multipla, deve essere in grado di presentare all’interessato un certificato energetico. Tuttavia, la legge non obbliga il proprietario a presentare il certificato energetico di propria iniziativa. Tuttavia, non appena il potenziale acquirente o il potenziale inquilino chieda il certificato energetico, il proprietario deve essere in grado di presentarlo.

Gli edifici esistenti e gli edifici industriali utilizzati prevalentemente per l’allevamento di animali o piante sono esentati dal presente regolamento. Inoltre, possono essere esentati anche i proprietari che sarebbero particolarmente difficili da ottenere un passaporto energetico.

Il dovere del venditore è indipendente dal tipo di vendita. Deve essere in possesso di un attestato di certificazione energetica sia nel caso di vendita e distribuzione a domicilio attraverso un broker sia nel quadro di un’ asta.

Il proprietario di una casa è tenuto ad ottenere un certificato energetico dalle autorità competenti per il suo rilascio (§ 21 EnEV). Possono scegliere tra un certificato di domanda energetica e un certificato di consumo energetico.

Passaporto energetico mancante porta a multa

Se il proprietario non rispetta tale obbligo ai sensi del § 16 II dell’ordinanza sul risparmio energetico (Energieeinsparverorverordnung), commette un’ infrazione amministrativa che, ai sensi del § 27 dell’ordinanza sul risparmio energetico (EnEV), può essere punita con un’ ammenda fino a 25 000 euro.

Il certificato energetico può essere importante per una casa nell’ambito del contratto di acquisto. In linea di principio, i valori contenuti nel certificato di prestazione energetica contengono dati puramente informativi. Se il proprietario non ha fornito queste informazioni intenzionalmente o per negligenza, ciò non comporta alcun diritto di garanzia da parte dell’acquirente.

Una diversa valutazione può essere fatta se le parti contraenti del contratto di vendita hanno esplicitamente fatto della condizione energetica dell’edificio l’oggetto del contratto di vendita.