Se il radiatore non si riscalda correttamente, ciò può essere dovuto al fatto che vi si è accumulata troppa aria. La ventilazione di riscaldamento di un singolo radiatore è relativamente semplice e può quindi essere richiesta all’ inquilino. La responsabilità generale per la manutenzione dell’ impianto di riscaldamento spetta tuttavia al proprietario.

Le controversie tra inquilini e proprietari sono purtroppo frequenti. Esse possono anche derivare dal fatto che non è chiaro ad ogni parte quali obblighi si assumano effettivamente nel rapporto contrattuale di locazione o quali siano le responsabilità.

In linea di principio, il locatore è responsabile dell’obbligazione alimentare

In linea di principio, il locatore è tenuto a mantenere l’oggetto locato in una condizione che ne consenta l’utilizzo in conformità al contratto, cfr. Art. 535, comma 1, seconda frase, del Codice civile italiano (BGB). Dopo tutto, un inquilino non ha molto del suo appartamento piacevole se deve congelare in inverno quando l’impianto di riscaldamento fallisce completamente.

Il locatore è pertanto tenuto a provvedere alla manutenzione di un impianto di riscaldamento o a far eseguire la manutenzione da uno specialista. I relativi costi possono essere imputati ai locatari come costi di esercizio, cfr. § 2 n. 4a dell’Ordinanza sui costi d’ esercizio per un impianto di riscaldamento centralizzato § 2 n. 4a (Ordinanza sui costi d’ esercizio).

Tuttavia, il locatore può trasferire alcune delle proprie mansioni all’inquilino mediante clausole formali o individuali contenute in un contratto di locazione.

Trasferire la responsabilità per il riscaldamento della ventilazione all’inquilino

Se il locatore trasferisce al locatario l’intero obbligo di esercizio e manutenzione dell’impianto di riscaldamento, ciò costituisce uno svantaggio inammissibile.

Tuttavia, la responsabilità per una ventilazione regolare dei singoli radiatori può ricadere sull’inquilino, se così concordato. Ciò vale in particolare se all’inquilino è stata assegnata una chiave corrispondente.

L’affittuario non dovrebbe quindi chiamare un artigiano per un semplice sistema di ventilazione di riscaldamento e quindi presentare il conto al suo padrone di casa.

Se il cliente non avesse nemmeno la possibilità di effettuare egli stesso la ventilazione, non dovrà pagare la fattura.

È relativamente facile sfiatare un singolo radiatore. Indipendentemente da una disposizione esplicita nel contratto di locazione, il locatario può quindi agire autonomamente.