Avete ricevuto un sollecito e dovete presentare opposizione entro il termine specificato. Dal momento che non avete rispettato questo termine, chiedetevi cos’ altro potete fare. Suggerimenti e suggerimenti preziosi si trovano qui.

Ad esempio, chi riceve un sollecito durante il periodo di vacanza e non ha autorizzato nessuno a svuotare la cassetta postale e presentare un’ obiezione in tempo utile, avrà rapidamente il problema di non rispettare il termine di due settimane. Ma questo non è motivo di panico.

Controllare l’avviso di sollecito

Se hai ricevuto un avviso di sollecito, dovresti prima verificare se è autorizzato. In tal caso, dovreste immediatamente organizzare il pagamento al creditore. A titolo di garanzia, si dichiara inoltre al tribunale che si riconosce il credito e lo ha già pagato;

Se il sollecito è ingiustificato in base al motivo, controllare prima quando il sollecito è stato inviato. Di regola, riceverete una busta gialla ben visibile sulla quale il postino dovrà annotare la data di consegna.

Alla data di consegna, si calcolano due settimane in più e si ha il termine ultimo. Se il termine del periodo cade in un giorno festivo, sabato o domenica, il termine scade il giorno lavorativo successivo. Indipendentemente da ciò, tuttavia, occorre sempre agire immediatamente.

Cosa fare in caso di mancato rispetto della scadenza

In linea di principio, il termine di due settimane per l’opposizione dovrebbe essere rispettato. Tuttavia, ai sensi dell’articolo 649 del codice di procedura civile (ZPO), la legge stabilisce che, in linea di principio, l’opposizione può essere proposta fintanto che non sia stato emesso un titolo esecutivo.

In caso di mancato rispetto del termine e di contestazione dopo le due settimane, l’obiezione viene convertita in contestazione ai sensi dell’art. 649 cpv. 2 BGB (Codice civile italiano). Se, pertanto, il creditore ha richiesto un atto di esecuzione dopo le due settimane, ma non è ancora stato emesso, si ottiene lo stesso effetto ottenuto in caso di opposizione tempestiva.

D’ altro canto, se il titolo esecutivo è già stato emesso, avete la possibilità di ripresentare l’opposizione entro due settimane. In questo caso, tuttavia, è vero che il creditore potrebbe ancora procedere all’esecuzione se non si desidera presentare in primo luogo al tribunale l’importo da eseguire.

In caso di mancato rispetto di tale termine, solo una richiesta di reintegrazione può essere d’ aiuto in caso di mancato rispetto del termine senza colpa propria. Tuttavia, una cassetta postale che non sia stata svuotata per un lungo periodo di assenza non sarà d’ aiuto in questo caso.