Il termine “riconversione del tetto” comprende la trasformazione del tetto, il suo rinnovo, l’ isolamento termico e la rimozione della capriata completa del tetto. Non è facile per il laico determinare i costi di conversione di un loft. Per questo dovresti chiedere l’ aiuto di esperti. Le seguenti istruzioni dovrebbero essere di aiuto.

Questi fattori determinano i costi di conversione

Prima dell’ampliamento del tetto, un ingegnere strutturale deve verificare se il soffitto e il legno del tetto sono in grado di sopportare il nuovo carico.

Nella maggior parte dei casi, la conversione in soffitta richiede anche una nuova scala. Ciò è dovuto al fatto che si tratti di una scala a chiocciola o di una scala salvaspazio, con un costo notevolmente inferiore.

I costi di trasformazione del tetto dipendono anche dal numero, dalle dimensioni e dal tipo di superficie delle finestre. Tali valori dovrebbero essere pari ad almeno il 10% della superficie del pavimento. Qui gli abbaini sono associati a costi molto più elevati rispetto, ad esempio, alle finestre con tetto inclinato, che sono ancora più facili da installare. Una finestra con tetto inclinato senza elettronica costa circa 300 €. Le finestre più grandi con un’ uscita tipo balcone costano invece circa 2.200 €, solo per il materiale. Se è necessario sostituire o modificare finestre e travetti, i costi aumentano di conseguenza.

Il costo di un abbaino per tetti con finestra abbaino e sostegno al ginocchio dipende dal materiale richiesto, dalle ore di lavoro, dal grado di difficoltà di esecuzione e dalle aspettative personali del cliente. A tal fine, è necessario ottenere stime dei costi per varie alternative.

Il corretto isolamento è anche un fattore di costo da non sottovalutare. In caso di trasformazione del tetto si applicano norme severe per quanto riguarda l’isolamento termico. Ciò significa, ad esempio, che lo spessore del materiale isolante nel tetto deve essere di almeno 16  cm e che i materiali utilizzati per la trasformazione del tetto devono essere conformi alle norme antincendio. I materiali isolanti come la lana di vetro e la lana di roccia, che non sono infiammabili, sono adatti a questo scopo. Le fibre naturali, sughero o polisterolo, invece, sono in parte leggere e in parte ignifughe.