I sistemi di riscaldamento sono generalmente utilizzati per riscaldare ambienti o, in senso più ampio, edifici e strutture. Esistono tuttavia diversi modi di riscaldamento. Come funziona un impianto di riscaldamento ad acqua calda in questo contesto?

Panoramica dei sistemi di riscaldamento dell’acqua calda sanitaria

Il riscaldamento ad acqua calda appartiene al settore del riscaldamento centralizzato. Ciò significa che il calore qui viene riferito ad un punto centrale e distribuito uniformemente sulle strutture da alimentare.

Le temperature che il riscaldamento centrale raggiunge sono comprese tra i 30 e i 90 gradi Celsius.

A causa delle diverse temperature, deve essere effettuata anche un’ equalizzazione della pressione, che viene effettuata tramite appositi dispositivi o serbatoi aperti nel punto più alto dell’impianto.

Tra l’altro, tale impianto di riscaldamento viene riempito con l’acqua di rubinetto normale mediante apposite tubazioni. L’impianto stesso è autosufficiente e funziona in modo tale da evitare scambi accidentali tra riscaldamento e acqua potabile.

Come funziona l’impianto di riscaldamento

L’alimentazione centrale di un impianto di riscaldamento ad acqua calda funziona ora nel senso che, secondo il titolo, l’acqua calda e liquida viene inseguita attraverso i tubi.

Il trasporto avviene mediante una pompa di circolazione. Ciò significa che l’acqua calda viene alimentata ai relativi riscaldatori, mentre l’acqua fredda viene restituita all’impianto di caldaia in cambio.

A volte, questo trasporto può essere effettuato anche attraverso misure della differenza di densità e gravità, anche se queste sono molto meno comuni in un tale sistema.

Di norma, quindi, vi è una circolazione di acqua calda dall’impianto di riscaldamento centralizzato ai singoli radiatori e da lì di nuovo sotto forma di acqua refrigerata.

Tuttavia, qui si incontrano raramente sistemi a linea singola senza un flusso di ritorno separato dell’acqua fredda. C’ è invece un tubo che alimenta tutti i radiatori uno dopo l’altro e dopo che l’ultimo radiatore torna all’impianto di riscaldamento.

L’aria prodotta dall’acqua calda dell’impianto deve essere aspirata manualmente per evitare perdite di calore e costi aggiuntivi. Per poter alimentare in modo ottimale anche radiatori ancora più distanti, è inoltre necessario prevedere una compensazione idraulica.