I costi per l’ acqua calda di un appartamento sono una parte essenziale di ogni calcolo dei costi operativi. Per il calcolo, come locatore dovreste sapere cosa cercare.

Come padrone di casa, non è facile. E’ chiaro che un inquilino causa costi per l’acqua calda. Tuttavia, il vostro compito è quello di registrare questi costi per l’acqua calda in modo tale che voi pagate l’inquilino in modo equo e il vostro calcolo corrisponde all’ordinanza sui costi di riscaldamento.

Il consumo di acqua dolce e di energia richiede costi per l’acqua calda

I costi per l’acqua calda sono costi operativi che possono essere trasferiti all’inquilino. Dopo tutto, ha causato i costi. L’approccio basato sui costi comprende i costi per l’acqua potabile e per il riscaldamento dell’acqua.

I costi dell’acqua potabile possono essere saldati con i costi dell’approvvigionamento idrico. Poi si è liberi di scegliere la scala di ripartizione.

Calcolo secondo l’ordinanza sulle spese di riscaldamento

I costi dell’acqua potabile possono essere conteggiati anche con i costi di riscaldamento. In questo caso è tuttavia necessario osservare le disposizioni dell’ordinanza sulle spese di riscaldamento.

Se per la produzione di acqua calda si inseriscono i costi per la produzione di acqua calda in modo indipendente tramite un contatore d’ acqua, tali costi devono essere ripartiti in base all’ordinanza sui costi di riscaldamento in funzione del consumo. Per fare questo, occorre distinguere tra installazioni separate e impianti collegati.

Lavorazione con impianto separato

Nel caso di un impianto separato, la produzione di acqua calda non dipende dall’impianto di riscaldamento (§ 8 Ordinanza sui costi di riscaldamento).

I costi di esercizio devono essere ripartiti tra almeno il 50 % e al massimo il 70 % dei costi operativi in funzione del consumo di acqua calda registrato, mentre i costi rimanenti devono essere ripartiti in base alla superficie abitabile o all’area utile.

Preparazione con impianto collegato

Con il sistema collegato, l’approvvigionamento di calore e acqua calda per riscaldamento è assicurato dallo stesso sistema (§ 9 Ordinanza sui costi di riscaldamento).

In questo caso, i costi devono essere liquidati in base all’ordinanza sui costi di riscaldamento, vale a dire suddividendo i costi di esercizio uniformemente sostenuti in quote di consumo energetico e quote di produzione di acqua calda sanitaria. Se non è possibile misurare le proporzioni, si può applicare una quota di consumo di carburante del 18% per la produzione di acqua calda.

Preparazione di singoli dispositivi

Se la fornitura di acqua calda è fornita da singoli elettrodomestici situati nell’appartamento, è sufficiente registrare i costi dell’acqua dolce.

L’ordinanza sui costi di riscaldamento parte dal presupposto che le spese per l’elettricità e il gas per il funzionamento degli apparecchi siano a carico del locatario stesso, conformemente al contratto di locazione.

I costi di manutenzione sono costi operativi

I costi dell’acqua calda sono calcolati anche sulla base dei costi di manutenzione sostenuti per ispezioni regolari, pulizia, sostituzione di parti soggette a normale usura, test funzionali, misurazioni e impostazioni di programma.

Non sono inclusi i costi di riparazione e manutenzione derivanti dalle riparazioni.

Se volete essere sicuri e risparmiare lo sforzo, affidate a un’ azienda specializzata il calcolo e la contabilizzazione dei costi dell’acqua calda.