L’oleandro è una pianta da fioritura senza pretese

Chiunque abbia un oleandro in un secchio sa che è necessario tagliare la pianta regolarmente per favorire una fioritura ottimale.

L’oleandro è di per sé molto modesto, come si evince dal fatto che cresce selvaggio nei suoi paesi d’ origine, ad esempio sulle autostrade, e non è particolarmente curato, tranne quando viene tagliato.

A seconda di quanto si taglia l’oleandro indietro, sarà un piccolo arbusto denso con un’ altezza di 50-150 cm o si svilupperà come un albero con un’ altezza fino a quattro metri.

Se tagliate l’oleandro, assicuratevi di indossare guanti o lavatevi bene le mani, dato che tutte le parti dell’oleandro sono velenose, quindi fate attenzione con i bambini!

Come ridurre l’impianto

Il periodo di crescita ricomincerà intorno ad aprile, dopo lo svernamento che avviene alle nostre latitudini.

Ora è il momento giusto per rinvasare l’oleandro e ridurlo. Sottile, ma non troppo, altrimenti in estate non otterrete un fiore rigoglioso.

Se non c’ è abbastanza luce, l’oleandro germoglia verso l’alto e deve quindi essere ridotto. Si noti che l’oleandro fiorisce sui germogli dell’anno precedente e non sui nuovi germogli. Ci sono germogli ciechi che non fioriscono affatto. Guardate attentamente l’impianto. I germogli ciechi non hanno germogli in erba e sembrano più acquosi. Questi germogli dovrebbero essere rimossi alla base, se possibile, perché prendono solo la forza dell’Oleandro e non fioriscono.

È anche possibile effettuare tagli da tagliare l’oleandro. In giugno e luglio sono le radici più leggere. Utilizzare spighe lunghe da 15 a 20 cm e metterle in una bottiglia scura. Dopo circa due o tre settimane si formano le radici. Poi si può pentola il giovane Oleandro. Tagliare più volte le giovani piante in modo che si diramassero.