Molte persone non sono consapevoli della differenza tra proprietari e proprietari. Ad esempio, i termini “proprietà” e “proprietà” sono spesso confusi nella vita di tutti i giorni o, per semplicità, la proprietà/proprietaria è indicata come proprietario/proprietario.

La differenza tra proprietario e proprietario

In primo luogo, è possibile sottolineare che i proprietari hanno un ampio diritto di dominio su una questione (cfr. § 903 BGB), mentre i proprietari hanno solo l’effettivo diritto di dominio (cfr. § 854 BGB). In parole povere, i proprietari possiedono una certa proprietà e possono disporne a piacimento. I proprietari, invece, sono in possesso di un oggetto, ma non devono essere allo stesso tempo proprietari dell’oggetto.

Pertanto, è possibile essere il proprietario senza dover possedere la proprietà (p. es. il proprietario), ma si può anche essere il proprietario senza un ampio diritto di dominio (p. es. l’inquilino).

Quindi la proprietà non ha nulla a che fare con l’effettivo dominio di una cosa. Ma anche come proprietario, non è necessariamente necessario avere accesso diretto alla cosa, ma solo alla proprietà reale. Ad esempio, i proprietari o i mutuanti non hanno accesso diretto all’oggetto, ma sono proprietari indiretti, perché esiste un cosiddetto rapporto di indagine sulla proprietà (di solito basato su un contratto) e di conseguenza hanno una richiesta di restituzione. Gli inquilini o i mutuatari, invece, sono di solito proprietari diretti.

Vale anche la pena di sapere che, a differenza della proprietà, l’opinione prevalente è che la proprietà non è un diritto soggettivo, ma semplicemente una posizione giuridica protetta. I proprietari indiretti e immediati hanno pretese di protezione della proprietà, vale a dire possono agire contro di essa in caso di perturbazione o ritiro della proprietà. La proprietà sancita dalla Legge fondamentale non può essere compromessa, danneggiata o ritirata. Tuttavia, non esiste una protezione assoluta contro l’esproprio.