Se l’ affittuario paga costi aggiuntivi, il locatore deve redigere una dichiarazione dei costi aggiuntivi. Ha diverse opzioni. Anche se nel contratto di locazione non è stato concordato un metro quadrato come chiave di ripartizione, la fatturazione può comunque essere effettuata per metro quadrato.

Se l’inquilino è obbligato a pagare al locatore le spese accessorie (costi operativi), il contratto di locazione contiene solitamente una chiave di distribuzione (chiave di ripartizione) in base alla quale le spese accessorie sono calcolate proporzionalmente.

Se nel contratto di locazione non è specificato alcun mq, si applica la legge

Se nel contratto di locazione non sono previsti metri quadrati di superficie abitabile, si applica la legge. L’articolo 556a I 1 del Codice civile italiano (BGB) stabilisce che i costi di gestione devono essere ripartiti in base alla parte di superficie abitabile, ossia al mq. L’insediamento del proprietario per mq non è quindi discutibile.

Il calcolo per metro quadrato è anche relativamente equo, dal momento che appartamenti più grandi causano più costi di appartamenti più piccoli e dovrebbe quindi anche pagare di più. Altri tasti di distribuzione portano a ingiustizie, a seconda della situazione.

Fanno eccezione i costi di riscaldamento e acqua calda. Il locatore deve contabilizzare questi costi in base alla regolamentazione dei costi di riscaldamento almeno il 50% in base al proprio consumo individuale, anche se nel contratto di locazione non è indicato alcun mq. Il locatore può quindi saldare il resto dell’affitto in base al mq.

Il tuo spazio abitativo determina l’insediamento per mq

La dimensione effettiva del vostro appartamento è determinante per l’insediamento al mq. Il calcolo viene effettuato in base all’ordinanza sugli spazi vitali. Le stanze con un’ altezza di almeno 2 metri sono pienamente conteggiate, quelle con un’ altezza compresa tra 1 e 2 metri sono alte solo la metà. Le parti del locale al di sotto di un metro di altezza non sono incluse nel calcolo dello spazio abitativo.

Balconi, logge, giardini pensili e terrazze rappresentano di solito un quarto della superficie reale. La loro utilità è decisiva.

Se nel contratto di locazione avete indicato concretamente uno spazio, questo accordo si applica anche se lo spazio è effettivamente più piccolo. La differenza rimane irrilevante finché non supera il 10%. Solo al di là di questo, lo spazio vitale reale sarebbe decisivo.