Oggi, un ripartitore elettronico del costo del calore misura il consumo energetico dei radiatori nella maggior parte delle famiglie. Dal 1984, la fatturazione dei costi di riscaldamento in base al consumo effettivo è obbligatoria, i proprietari devono allegare un ripartitore dei costi di riscaldamento a ciascun radiatore. L’ evaporatore classico è poco più utilizzato, la maggior parte dei radiatori sono dotati di dispositivi elettronici di misurazione. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della misura elettronica?

I vantaggi dei ripartitori elettronici di costi del calore

Rispetto all’evaporatore classico, sono molto più precisi, in modo che i costi di riscaldamento possano essere fatturati in base al consumo. I dispositivi registrano sia la temperatura del radiatore che l’ambiente e determinano la differenza. Questo è importante perché un radiatore in una cella frigorifera consuma più energia che in una stanza calda.

La misurazione elettronica facilita la contabilizzazione dei costi di riscaldamento. I dispositivi possono misurare il consumo a partire da una certa data chiave (ad esempio, la data di trasloco dell’inquilino) e possono essere azzerati. Poiché un buon distributore memorizza i dati di ogni mese, non è necessario effettuare una lettura intermedia in caso di cambio inquilino.

A seconda dell’apparecchio, i ripartitori elettronici di calore possono essere letti anche via radio. Ciò significa che l’appartamento dell’inquilino non deve nemmeno essere inserito per leggere l’impianto di riscaldamento.

I tentativi di manipolazione da parte dell’inquilino sono più facili da riconoscere, in quanto i dispositivi formano sempre una somma di controllo dai loro dati, che può essere utilizzata per rilevare guasti, manipolazioni o errori di lettura.

Gli svantaggi di un ripartitore elettronico dei costi del calore

L’attribuitore del costo del calore può registrare un consumo nonostante i radiatori emessi. È il caso, ad esempio, dell’estate quando la temperatura ambiente è elevata. Gli apparecchi sono molto sensibili e misurano il consumo energetico a partire da una temperatura del radiatore di circa 30°C. Anche se si utilizzano altre fonti di riscaldamento, come ad esempio un termocamino, possono verificarsi errori nella misurazione.

Anche gli strumenti di misura elettronici non sono a prova di sabotaggio. Gli inquilini possono tentare di manipolare la misurazione con metodi diversi.

Conclusione: L’uso di un ripartitore dei costi di riscaldamento può sempre portare ad errori, ma i ripartitori di costi di riscaldamento elettronici misurano molto più accuratamente rispetto agli evaporatori convenzionali e offrono anche numerose funzioni aggiuntive. Nel complesso, la lettura dei termosifoni con apparecchi moderni porta ad un metodo di consumo che è adatto a tutti gli inquilini.